Il profumatissimo basilico è molto usato nella cucina italiana, tanto da diventare un simbolo dell’Italia all’estero. Le sue foglie sono estremamente aromatiche e viene usato nel pesto, sulla pizza e in mille altre varianti per dare più sapore ai nostri piatti. Si tratta di una pianta annuale, quindi alla fine del suo ciclo vitale potremo raccogliere i semi per piantare una nuova piantina.
Insieme a piante come la menta, l’origano, il rosmarino e la salvia il basilico è sicurametne uno dei protagonisti dei profumi nelle cucine d’Italia.
Vediamo come si coltiva il basilico con questa semplice guida.
Clima e temperatura
È risaputo che il basilico preferisce le temperature miti e le posizioni in cui può ricevere luce. Bisogna ricordare però che esposizione alla luce non significa esposizione ai raggi diretti del sole. Questi ultimi, infatti, potrebbero danneggiare e bruciare le foglioline di basilico. Per quanto riguarda il freddo, invece, tendenzialmente il basilico lo sopporta male, ma esistono varietà di basilico che lo reggono abbastanza bene. È molto probabile che se vivete in una zona fredda, i centri specializzati vendano questa varietà specifica, ma vi consiglio comunque di chiedere prima.
Terreno
L’unica esigenza del basilico per quanto riguarda il terreno è che deve essere molto drenante. Via libera dunque a sabbia nel terriccio e anche qualche sassolino per drenare al meglio ed evitare ristagni, molto pericolosi per il basilico. Per il resto, basterà concimare qualche mese prima della semina o del trapianto.
Irrigazione
Come accennato nel paragrafo precedente, i ristagni danneggiano il basilico e di conseguenza le irrigazioni dovranno essere dosate con cautela. Un buon modo per capire se il nostro basilico abbia la giusta quantità di acqua è quello di esaminare il terreno. Toccandolo, dovrà risultare umido tanto da rimanere un po’ sul dito. Non quindi secco, ma nemmeno troppo bagnato.
Quando seminare il basilico
È bene seminare il basilico quando le temperature sono miti, quindi in primavera. Se disponete di una serra, però, potrete piantare il basilico anche a partire da febbraio, soluzione adatta soprattutto se vivete in zone fredde. Potete piantare il basilico a partire dal seme, oppure tramite talea.
Il basilico è una pianta annuale e questo significa che il suo ciclo vegetativo dura circa un anno. Dopo questo periodo la pianta muore, lasciando i semi. La talea rappresenta una buona soluzione per avere sempre basilico produttivo, in quanto è possibile recidere un rametto prima della fine del ciclo vegetativo di una piantina per innestarne un’altra e avere quindi una piantina adulta quando la prima sarà seccata.
Potatura del basilico
Come succede per molte altre piante, anche per il basilico sarà necessaria la potatura dei fiori affinché tutto il nutrimento vada alle foglie, impedendo alla pianta di diventare legnosa e inutilizzabile a scopi culinari.
Il basilico in vaso
Trattandosi di una pianta annuale, è molto comune coltivarla in vaso, da tenere sul terrazzo o anche in casa. Per coltivare il basilico in vaso vi basterà rinvasare una piantina già acquistata, mettendo sul fondo del vaso dei sassi per drenare l’acqua e mettere la piantina in una posizione in cui possa ricevere luce per molte ore al giorno, senza ricevere direttamente i raggi solari.
Viste le dimensioni ridotte e l’utilizzo frequente che se ne fa in cucina vi consiglio di leggere l’articolo dove parlo degli orti verticali e della loro costruzione, un idea semplice e veloce per avere sempre a portata di mano qualche fogliolina di basilico.
Grazie a questi piccoli trucchi potrete coltivare il basilico a casa vostra con pochi sforzi e con il massimo rendimento.