Quando e quanto si innaffia il prato.

Quando e quanto innaffiare il prato sono le domande più classiche e frequenti che un proprietario si pone per gestire al meglio il proprio manto erboso. Come spesso avviene non c’è una risposta univoca o un numero, la verità è che ci sono diversi aspetti che vanno valutati nel loro complesso per aiutarci a prendere la decisione più corretta.

 

Partiamo dal quando innaffiare il prato.

Il prato è un essere vivente e come tutti gli esseri viventi attraversa diverse fasi nel proprio ciclo vitale. L’acqua è per il manto erboso fonte di nutrimento insieme al terreno: attraverso le radici e l’acqua le sostanze nutritive del terreno possono arrivare sino allo stelo dell’erba e far si che essa cresca e si riproduca. Il momento della giornata migliore per l’innaffiatura del prato è in generale il mattino presto.

L’annaffiatura fatta durante le prime ore della giornata ha 2 vantaggi:

  • il primo consente alla pianta di affrontare la giornata con un tasso d’umidità adeguato nel substrato
  • il secondo è che grazie al calore del sole le foglie dell’erba si andranno velocemente ad asciugare rimanendo asciutte e quindi al riparo di funghi, parassiti ed ingenerale fenomeni di marcescenza.
quando e quanto innaffiare il prato

quando e quanto innaffiare il prato

Questa risposta cosi strutturata non è comunque completa; dobbiamo legarla maggiormente al contesto in cui ci troviamo ricordandoci del nostro obiettivo primario: il benessere del prato.

Nella risposta dobbiamo tener conto del clima e le stagioni che il manto erboso sta affrontando.

Nei periodi più caldi dell’anno, nelle settimane più calde e secche è bene valutare una seconda innaffiatura controllando lo stato della zolla erbosa: se le zolle risultano secche allora affianchiamo una seconda annaffiatura alla prima scegliendo un orario a ridosso del tramonto quando i raggi del sole non sono più diretti.
Di contro nei periodi più freddi dell’anno ed in generale durante l’inverno è possibile sospendere completamente l’irrigazione del prato, il clima invernale è mediamente sufficientemente umido e freddo da non richiedere ulteriore apporto d’acqua.

In questo caso ovviamente il buon senso deve farla da padrone poiché l’inverno di Aosta e l’inverno di Ragusa non hanno le stesse caratteristiche.

Sempre parlando di clima ovviamente non ha senso irrigare il prato se già piove; sembra una considerazione stupida ma a volte quando si progetta l’impianto di irrigazione ci si dimentica di un piccolo ma indispensabile oggetto: il pluviometro. Questo semplice ed economico oggetto (costa circa 10 euro) può essere collegato a quasi tutti i modelli di centralina e fondamentalmente sospende l’irrigazione nel momento in cui rileva pioggia. E’ uno strumento consigliato utile per rispettare l’ambiente (l’acqua non va mai sprecata) e utile anche alle nostre tasche.

Torniamo a parlare dell’irrigazione del giardino, come detto all’inizio dell’articolo il prato è un essere vivente e come tutti gli esseri ha delle fasi vitali che richiedono un diverso apporto di acqua.

Se il prato è stato appena seminato o è stato posato con rotoli esso merita una gestione (ed un’innaffiatura) ad hoc: è fondamentale per le prime settimane mantenere il terreno umido per favorirne l’attecchimento. I semi hanno bisogno di un elevato tasso di umidità per germinare ed al contempo anche nel caso dei rotoli d’erba è fondamentale che la zolla di terreno non si secchi mai. Una zolla umida favorisce la radicazione e l’aderenza con il substrato.

 

Passiamo ora a vedere quanto innaffiare il prato.

In questo caso le considerazioni da farsi sono le medesime: è il clima che ci indica la durata e la quantità d’acqua che dev’esser riversata sul terreno.

Oltre al clima dobbiamo comunque tenere in considerazione il fatto che Il tempo è funzione della quantità (i litri che lasciamo cadere sul terreno).

E’ la portate dei tubi che irrigano il giardino definisce di fatto il tempo (litri al secondo).

Mediamente (senza conoscere la peculiarità di ogni impianto) un tempo di  15…20 minuti fatti con un impianto di irrigazione sono un valore medio entro cui attestarsi.  Tenete presente che il valore medio di acqua per metro quadrato oscilla tra i 4-6 litri di acqua/giorno.

quando e quanto innaffiare il prato

quando e quanto innaffiare il prato

Se volete fare un calcolo più preciso controllate sull’etichetta degli irrigatori la loro portata. Essendo il parametro più importante sarà sempre in bella evidenza sull’etichetta.
Se invece utilizzate la canna dell’acqua il metodo più semplice per calcolare questo valore è collegare alla bocchetta dell’irrigatore tramite una canna un secchiello e calcolare con l’orologio quanti secondi impiega per riempire 10 litri e tramite le proporzioni capire ogni quando dovrete spostare l’rrigatore.

Questo valore dev’esser aumentato nei periodi più caldi introducendo un secondo ciclo di innaffiatura e sospeso durante il periodo invernale onde evitare che il terreno geli completamente.

Questi i consigli relativi a quando e quanto bagnare il prato, se invece volete conoscere in generale quali sono le fasi della manutenzione dei giardino vi invito a leggere l’articolo dedicato.