Il cavolfiore bianco: guida alla coltivazione

Il cavolfiore è un ortaggio molto comune e coltivato in ogni orto casalingo e non. Appartiene alla famiglia dei cavoli e può essere di diversi colori, anche se il più conosciuto è di certo il cavolfiore bianco. Ingrediente molto usato nelle zuppe invernali o bollito, come contorno, vediamo come coltivarlo nel nostro orto o persino in terrazza per averlo sempre fresco per le nostre ricette.

cavolfiore bianco - primo piano

cavolfiore bianco – primo piano

Clima e temperatura

Al contrario di molti ortaggi, il cavolfiore bianco non teme affatto il freddo. Anzi, è molto sensibile alle temperature calde. Se vivete in una zona calda, quindi, vi conviene coltivarlo solo in inverno, in modo che possa crescere senza problemi. Il freddo, infatti, è il responsabile dell’infiorescenza che andremo poi a mangiare. Il ciclo di crescita del cavolo bianco è molto lento per cui piantandolo ad settembre potremo ottenere il raccolto intorno a gennaio /  febbraio.

cavolfiore-bianco- trapianto piantine

cavolfiore-bianco- trapianto piantine

Terreno

Il cavolfiore bianco predilige un terreno di impasto medio e con un pH che va dai 6.4 ai 6.9. Potete misurare il pH con un misuratore specifico, facilmente acquistabile nei centri specializzati, o con delle cartine tornasole. Tuttavia quest’ultimo metodo è meno preciso e servirà solo a sapere se il vostro terreno è acido o alcalino.

cavolfiore bianco pronto per la raccolta

cavolfiore bianco pronto per la raccolta

Concime

Questo ortaggio ha bisogno di avere il terreno sempre umido, quindi in questo caso un fertilizzante potrebbe aiutare. Il miglior tipo per mantenere l’umidità sarebbe del letame ben maturo o dell’humus. Inoltre sarebbe bene mischiare il fertilizzante molto tempo prima della semina, dandogli così il tempo di mischiarsi bene con la terra.

L’importanza dell’irrigazione

Il cavolfiore ha bisogno di molta irrigazione. Le piantine dovranno essere bagnate con regolarità, pena la perdita del raccolto. Quando alla piantina inizia a mancare l’acqua, infatti, i fiori iniziano ad allungarsi e a distanziarsi e questo processo è irreversibile. Se non bagnate costantemente le vostre piantine, dunque, tutto il raccolto potrebbe andare in fumo.

Parassiti e insetticidi naturali

Uno dei principali nemici del nostro cavolfiore prende il nome proprio dal suo piatto preferito. Questo bruco prende infatti il nome di “cavolaia” ed è particolarmente dannoso in quanto mangia foglie e frutti dei nostri cavolfiori. Per eliminarlo basterà spruzzare degli insetticidi biologici che non saranno dannosi né per la pianta, né per noi.

Una volta pronto, il nostro cavolfiore sarà completamente aperto e con i fiori compatti e bisognerà raccoglierlo prima che questi inizino a separarsi.

 

 

cavolfiore bianco - primo piano

cavolfiore bianco – primo piano

Per chi non possiede un orto, niente paura. È infatti possibile coltivarlo anche in vaso, da mettere sul terrazzo per un mini orto urbano. Data la sua necessità di abbondante acqua, è bene mischiare il terriccio a dell’argilla, in modo che questa possa mantenere il terreno umido senza però creare ristagni. Per il terriccio basterà usarne uno già fertilizzato.

Se decidete di seminare le piantine, vi consiglio di farlo prima in semenzaio, per poi spostare le singole piante in vasi capienti. Dovrete trapiantare una piantina per vaso, dato che una volta cresciuta le sue foglie occuperanno molto spazio. In alternativa è possibile usare dei vasi rettangolari e piantare le piantine ad almeno 40 cm di distanza l’una dall’altra.

Una volta seminato, sarà possibile raccoglierlo dopo circa 3 mesi. Buon raccolto!

Leave a Reply