Come costruire un Flipper Virtuale

Costruire un Flipper Virtuale o virtual pinball per utilizzare una terminologia anglosassone è un progetto complesso sia per il tempo da investire nella sua realizzazione sia per il costo della sua realizzazione.


A scanso di equivoci serviranno competenze un po’ a 360 gradi che vanno dall’elettronica per coprire l’assemblaggio del PC ed il collegamento dei vari pulsanti alla falegnameria per la realizzazione del cabinet (il cassone del flipper); nulla di eclatante ma servirà una certa predisposizione in questi ambiti ed un minimo d’infarinatura.

Flipper Virtuali Digital Pinball vari modelli

Dal punto di vista finanziario questo progetto non è decisamente entry level. Pur lavorando con due occhi al portafoglio difficilmente il tutto potrà venirvi a costare meno di 1500 euro per ottenere un prodotto “decente”.

Infine, dal punto di vista del tempo verosimilmente tra fase di ricerca delle parti, ricezione, assemblaggio ed installazioni varie la tempistica è almeno un mesetto per vedere il vostro flipper virtuale prendere la luce.

Per gestire questo progetto ho quindi preferito suddividerlo in 5 sott-progetti in modo da lavorare per comparti e rendere il tutto un po’ più digeribile e gestibile sia a livello di tempo che di risorse finanziare.

virtual flipper hardware

Il progetto è quindi composto da:

  1. sviluppo della parte hardware:  questa parte si concentra sull’aspetto di realizzazione del computer del flipper (ho deciso di assemblare io stesso il pc alla base del pinball, ed il suo collegamento alle periferiche di gioco ossia schermo del flipper e pulsantiera.
  2. Sviluppo del cabinet: questo secondo passaggio si focalizza sulla realizzazione del “cassone” che farà da struttura portante emulando di fatto (per forma e dimensione) quelle di un classico flipper.
  3. Sviluppo della testiera (la parte alta del flipper con i 2 schermi segnapunti)
  4. Installazione software
  5. Rifiniture & addon

Come possiamo vedere il progetto parte dall’hardware inteso come PC e soprattutto schermo per mettere l’aspetto del cabinet in secondo piano questo perché, contrariamente a quanto avviene nei flipper tradizionali, ove il cabinet definisce lo spazio di gioco, qui lo spazio di gioco è di fatto definito dallo schermo del flipper virtuale / digitale mentre il cabinet diventa un mero spazio contenitore.

Per tutti i passaggi più complessi ho già predisposto degli articoli ad hoc che facilitano ed approfondiscono la comprensione dei vari passaggi vediamo l’approccio e lo sviluppo del progetto.

Ricerca, ricerca, ricerca: prima di iniziare un progetto di questo tipo è fondamentale investire parecchio tempo nella ricerca e nell’analisi delle varie parti in modo da capire quali componenti meglio rispondono alle nostre necessità ed al nostro portafoglio.

La fretta non è sicuramente una buona alleata, anzi. Con tempo a disposizione è possibile tagliare fino al 50% il costo di realizzazione del flipper virtuale aspettando delle offerte o pazientando sulla ricezione di alcuni componenti elettrici direttamente dalla Cina.

Partiamo quindi con il primo passo che è quello relativo all’individuazione del campo da gioco, ossia dello schermo più adatto a noi.


In questo articolo: Flipper Virtuale – lo schermo approfondisco il tema e tutti gli aspetti da prendere in considerazione partendo dalla grandezza (da 43” a 50”) passando per la necessità di optare per un monitor anziché una televisione. Scegliere un monitor (seppure il prodotto ha un costo maggiore) trova ragione nella necessità di avere un elevato grado di risoluzione/dettagli ad una distanza ravvicinata cosa che sulla TV non avviene (normalmente nessuno guarda da 1 metro la TV).

Il mercato di questi prodotti si muove molto rapidamente e nel giro di pochi mesi prodotti molto costosi vengono offerti in promozione o in alcuni casi possono essere acquistati ricondizionati; il luogo migliore per far affari in questo caso sono: i grandi ecommerce come Amazon ed Ebay o i volantini delle catene di specializzate.

Consiglio: aspettate di ricevere a casa il prodotto e di averlo testato prima di iniziare a tagliare le parti del cabinet; tutto dev’esser costruito in modo preciso e millimetrico e quindi è fondamentale accertarsi delle dimensioni reali del prodotto ed esser sicuri che si utilizzerà esattamente quel prodotto prima di iniziare a tagliare le lastre di compensato a misura.

Una volta quindi approvato il monitor è il momento di passare al cuore del flipper virtuale andando a scegliere e poi assemblare i diversi componenti del computer che governerà il sistema.

In questo secondo articolo: Flipper Virtuale – il computer affronto le diverse opzioni che possiamo percorrere per dare un cuore al nostro progetto; di base esistono questi approcci che vanno valutati in funzione di prestazioni, personalizzazioni e budget a nostra disposizione:

Tutte queste soluzioni condividono un costo d’acquisto molto contenuto (si può optare anche per un usato) a fronte di un pacchetto hardware performante. Il contro di queste soluzioni sta nell’architettura chiusa e quindi poco personalizzabile (interfacce/secondi schermi) e nel novero di giochi più limitato rispetto alla soluzione PC Windows

  • PC: qui si apre un mondo perché si può optare per degli assemblati di seconda mando, ricondizionati oppure (come ho fatto io) acquistare i singoli componenti scelti appositamente per dare le migliori performance su un prodotto specifico come il flipper virtuale.

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