Qualcuno si potrebbe stupire, ma il mandarino non è solo una pianta che matura frutti dolci e aromatici, ma è anche molto usata come pianta ornamentale. Piantando una pianta di mandarini, insomma, si prenderebbero due piccioni con una fava. I suoi fiori sono bianchi, delicati e profumatissimi e spesso usati per abbellire i giardini e anche i frutti maturi, dal vivace colore arancione, formano un ottimo contrasto con il verde brillante delle foglie. Certo è che coltivare il mandarino non è poi così difficile seguendo questa pratica guida. Vediamo come fare.
Clima
Come avrete già intuito, trattandosi di un agrume, il mandarino ha bisogno di temperature piuttosto miti. Come sempre, però, le serre vengono in nostro aiuto ed è possibile coltivare questa pianta anche in zone piuttosto fredde. Basterà esporre i mandarini in zone ben soleggiate e riparate dal vento e coprire con teli di plastica quando le temperature si abbassano troppo.
Terreno
Il terreno dovrà essere ben soffice e drenante. Per ottenere queste caratteristiche basterà vangare o zappettare il terreno per rompere le eventuali zolle compatte e poi mischiarlo a un po’ di sabbia o di argilla in modo da far fluire l’acqua in modo corretto. Oltre a queste due caratteristiche, di cui hanno bisogno la maggior parte delle piante, bisognerà tenere conto del pH del terreno. Questo dovrà essere compreso fra 6.5 e 7.5 circa, quindi tendenzialmente neutro. Un terreno troppo acido o, al contrario, troppo alcalino, potrebbe compromettere la crescita dell’albero o dei frutti.
Irrigazione
Il mandarino non ha un eccessivo bisogno di acqua e durante l’autunno e l’inverno le irrigazioni possono essere fatte solo quando il terreno inizia a seccarsi troppo. Durante la primavera e l’estate, invece, le irrigazioni dovranno essere sicuramente più frequenti, ma anche in questo caso non dovranno essere eccessive. Limitatevi solo a mantenere il terreno umido, senza che si secchi o che si creino ristagni.
Potatura
Per far sì che tutto il nutrimento si concenti sui frutti, bisognerà periodicamente potare il mandarino. Il periodo ideale è alla fine dell’invero per una potatura profonda, mentre la semplice manutenzione può essere eseguita durante tutto l’anno. Dovrete avere cura di tagliare i rami che non presentano né fiori né frutti e quelli che nascono da una biforcazione di due rami già formati. Inoltre, cercate sempre di mantenere una forma equilibrata e non troppo ingombrante.
Coltivare il mandarino in vaso
Volendo, come succede per il limone, è possibile coltivare questo agrume anche in vaso da tenere sul terrazzo. Bisognerà proteggerlo da vento e gelate e metterlo in un vaso molto capiente. Se non volete acquistare una pianta giovane, già formata, sappiate che è possibile far riprodurre il mandarino per talea, utilizzando un ramo adulto di circa 50 cm di lunghezza. Una volta piantato per 10 cm dovrete solo annaffiarlo e aspettare che inizi a dare i suoi frutti. La messa a dimora e la talea vanno fatte nei mesi di aprile e di maggio.
Grazie a questa guida anche voi potrete avere dei giardini decorati da profumatissimi fiori che vi daranno anche dei frutti deliziosi.