L’umidificatore ricopre un ruolo importante all’interno delle nostre abitazioni soprattutto quando vivono con noi bambini o anziani il cui sistema respiratorio è oggettivamente più delicato e sensibile di quello di noi adulti; la percentuale di umidità all’interno delle nostre case quindi dovrebbe muoversi all’interno di un range tra il 40% e il 65%. Valori al di sopra di tale soglia o al di sotto possono creare problemi alle vie respiratorie.
L’utilizzo di un umidificatore, è quindi molto importante soprattutto durante la stagione invernale, quando complice l’utilizzo dell’impianto di riscaldamento, il tasso di umidità tende a scendere sotto la soglia del 40% dando vita al fastidioso fenomeno dell’aria secca.
Esistono in commercio diversi modelli di umidificatori che si dividono pero’ in 3 grandi categorie:
Umidificatori a freddo: sono la grande innovazione degli ultimi anni del settore, il vapore nasce dalla sollecitazione delle molecole dell’acqua attraverso degli ultrasuoni. Grazie a questo principio l’acqua contenuta nel serbatoio non deve essere portata al punto di ebollizione e quindi sono elettrodomestici più sicuri, ottimi per chi ha bambini in casa.
Dal punto di vista del consumo d’energia gli umidificatori a freddo sono più efficienti di quelli a caldo e quindi consumano meno corrente. Infine altra nota importante hanno spesso degli ionizzatori integrati. Gli ionizzatori permettono attraverso gli ioni negativi prodotti durante il funzionamento dell’elettrodomestico di ripulire l’aria di casa.
Ultima nota di cui pero’ tener conto questo tipo di umidificatore consente di aumentare o diminuire la quantità di vapore prodotto in modo semplice e molto preciso.
Il budget da metter in conto per questi prodotti varia dai 30 euro fino ai 150/200 per prodotti ottimi oltre che di design. Qui trovate qualche idea.
Umidificatori a caldo: il vapore in questo caso nasce dall’ebollizione dell’acqua contenuta nella bacinella; ne conviene ovviamente che questa tipologia di elettrodomestici va messa in punti non raggiungibili da bambini e che vanno maneggiati con cura poiché contengono acqua bollente. Attenzione quindi anche al calcare; gli umidificatori a caldo sono maggiormente soggetti ai problemi derivanti dalle acque ricche di calcare rispetto a quelli a freddo. Dal punto di vista energetico questa soluzione è meno performante degli umidificatori a freddo e quindi il consumo energetico sarà maggiore. Anche il controllo della quantità di vapore emesso nell’aria è meno controllabile rispetto al caso degli umidificatori a freddo.
Veniamo ai punti forti dell’umidificare a caldo: anzitutto il vapore è al 100% privo di batteri poiché proveniente da bollitura inoltre nel bollitore a caldo è solitamente possibile aggiungere dei profumi e sostanze balsamiche cosa che spesso invece non è possibile fare negli umidificatori a freddo.
Il budget in questo caso parte dai pochi euro per quelli alimentati da candele fino a poco meno di 100 euro per quelli di ultima generazione. Qui qualche idea.
Umidificatori per evaporazione: sono le tradizionali bacinelle agganciate o poste sopra ai termosifoni che umidificano l’aria grazie al calore dei termosifoni stessi. Sono solitamente fatti in ceramica o plastica ed offrono una capacità di umidificare l’ambiente piuttosto limitata se comparata ai primi due prodotti. Il punto forte di questi prodotti al di la del costo solitamente esiguo è la capillarità ossia la possibilità di poterli installare in tutte le stanze ove è presente un termosifone cosa che sarebbe un po’ complessa e costosa con un umidificatore a caldo o a freddo. Il budget per questo tipo di umidificatori va dai 5 ai 20 euro circa.