Le verze sono tra gli ortaggi invernali più facili da coltivare, in quanto non teme le gelate e si presta a numerose preparazioni culinarie.
Terreno e clima per la coltivazione
Come anticipato, le verze possono essere coltivate facilmente, perché è un ortaggio che resiste bene al gelo e di conseguenza è adatto a qualsiasi tipo di clima, anche se la temperatura perfetta si aggira tra i 15 ed i 20 gradi.
Le verze richiedono un terreno a ph neutro, drenante, azotato e ricco di sostanze organiche, quindi per ottenere queste qualità è consigliabile vangare e concimare il terreno prima della semina.
Periodo di semina
A differenza della maggior parte degli ortaggi, le verze non temono il freddo, ma il caldo sì, motivo per cui la semina generalmente si esegue in primavera, per dare tempo al seme di germogliare durante l’estate e per svilupparsi durante i mesi più freschi, quando non soffre.
I semi germogliano in circa 15 giorni e vanno inseriti nel terreno a circa 2 cm di profondità.
Generalmente le verze si seminano direttamente in campo aperto, tuttavia è possibile anche seminare in semenzaio oppure nei vasetti. Se il secondo metodo è quello preferito si raccomanda il trapianto ad un mese dalla semina, ricordandosi che le verze tentano a crescere abbastanza quindi vanno seminate e trapiantate a circa mezzo metro l’una dall’altra, stessa distanza che va mantenuta anche tra le file.
Lavori e cure
L’irrigazione delle verze va fatta con moderazione ma in maniera costante, in quanto si tratta di una pianta che non ama i ristagni ma i terreni umidi sì, lavoro che nei periodi più piovosi può essere evitato.
Inoltre le verze amano la pacciamatura, lavoro che conviene farlo anche per evitare operazioni di sarchiatura, mentre è consigliabile effettuare un rincalzo leggero quando la piantina si sta sviluppando.
Curiosità: piantando accanto alle verze dei pomodori si allontanano alcuni parassiti, mentre la vicinanza con i legumi, il sedano e la camomilla possono migliorare il sapore del cavolo.
Rotazione colturale
Per evitare malattie funginee è consigliabile evitare per almeno tre anni di coltivare le verze dove sono state piantate altri ortaggi della famiglia delle crucifere (incluse le verze), mentre la coltivazione viene particolarmente favorita se viene effettuata dove prima c’erano dei legumi.
La raccolta
Considerando che le verze non ortaggi a foglia verde, non c’è un preciso momento di maturazione, per cui generalmente ci si regola in base alla grandezza del cespo, quindi volendo si può fare anche una raccolta graduale, in base all’uso che si fa.
Varietà di verze
Esistono numerose varietà di verze, che si distinguono sia per il ciclo colturale che per colore delle foglie, sapore e grandezza del cespo. Tra le più comuni ricordiamo il verzotto d’Asti, il violaceo di Verona, la verza di Milano ed il tardivo di Piacenza.
Ricche di vitamine e minerali, le verze hanno diverse proprietà benefiche e costituiscono un ingrediente prelibato della cucina tipica italiana.