Il kiwi è una pianta di origine cinese, anche se il suo nome è neozelandese ed è lo stesso nome dell’animale simbolo della Nuova Zelanda. Quando si pensa agli alberi da frutto che si possono avere in un orto, di certo non si pensa al kiwi; tuttavia non è affatto infrequente trovare coltivazioni di kiwi negli orti domestici e non è nemmeno difficile coltivare questa pianta dai frutti verdi, dolci e aciduli. In questa guida vedremo dunque come coltivare il kiwi in un orto domestico.
Prima d’iniziare una piccola nota: l’Italia oggi è tra i Paesi che producono il maggior numero di kiwi al mondo; pur essendo stata introdotta in tempi piuttosto recenti (secondo dopoguerra) la pianta ha avuto una notevole fortuna soprattutto al centro ed al nord Italia dove ha saputo adattarsi al clima e far diventare il proprio frutto tutto sommato piuttosto comune sulle nostre tavole.
Informazioni generali
Prima di entrare nel dettaglio della coltivazione di questa pianta, bisogna fare alcune premesse. Prima di tutto, il kiwi è una pianta rampicante e come tale ha bisogno di sostegni adatti a crescere.
Al contrario della vite o del pomodoro, però, il kiwi può raggiungere altezze considerevoli e avrà bisogno di una pergola che possa sopportare il peso della pianta e dei frutti maturi. Un’altra importante precisazione è che il kiwi ha bisogno di una pianta maschile e una femminile per poter fare i frutti, ma ne parleremo in dettaglio più avanti.
Terreno
Il kiwi si adatta a tutti i terreni, anche se preferisce quelli leggermente acidi, con un pH fra 6 e 7 e ricchi in ferro. Potete trovare in commercio (qui il link di Amazon) diversi integratori di ferro da aggiungere al terreno sottoforma di bustine liquide o di terriccio. Stessa cosa vale per rendere il terreno più acido: potete prendere degli integratori oppure usare i fondi di caffè.
Clima e posizione
Il kiwi preferisce un clima temperato e teme il gelo. Tuttavia è possibile coltivarlo anche nelle zone del nord Italia, con le dovute accortezze. La stagione ideale per metter a dimora le piante del kiwi è la primavara, il consiglio è quello di farlo durante il mese di aprile o maggio.
La cosa importante da fare è ripararlo dalle gelate, magari con un telo di plastica, ed evitare di esporlo in zone soggette al vento onde evitare danni ai rami. I kiwi non amano il sole pieno, sceliete quindi posizioni semi ombreggiate per metter a dimora la pianta, Per proteggerlo dal sole è bene, soprattutto durante i mesi estivi apporre delle reti frangisole sopra la chioma. Altro fattore che il kiwi teme è il vento; scegliete sempre zone riparate dai venti che potrebbero seccare le foglie e spezzare i rami della pianta.
Concimazione
Per il kiwi non solo è necessario concimare il terreno prima di piantare l’albero, ma è importante arricchire il terreno con l’azoto molte volte: prima di piantare il kiwi, durante la maturazione e raccolta dei frutti e dopo la raccolta. In questo modo, l’albero di kiwi potrà crescere sano e dare buoni frutti anche gli anni successivi alla prima raccolta.
I tutori e le pergole per il kiwi
Come si accennava poco prima, i kiwi sono rampicanti e molto rigogliosi, con dei frutti abbastanza pesanti. Per questo motivo sono necessari dei tutori, meglio una pergola, per dare il giusto sostegno al nostro kiwi.
Kiwi maschio e kiwi femmina
Ci sono alcune piante di kiwi che hanno fiori maschili, mentre altre che hanno fiori femminili. Questa informazione è estremamente importante perché per far nascere i frutti, dovrete piantare almeno una pianta maschile e tre o quattro femminili. Solo in questo modo potrà avvenire l’impollinazione e potranno nascere i kiwi. Con piante solo femminili o solo maschili, dai fiori non nascerà nulla e i vostri sforzi saranno stati vani.
In conclusione, coltivare i kiwi non è troppo difficile, ma bisogna considerare diversi aspetti che non ci sono per la maggior parte degli altri alberi da frutto. Grazie a questa guida, però, la coltivazione del kiwi sarà un gioco da ragazzi.