I Convertitori di corrente per microcontrollori

Oggi parliamo di convertitori di corrente… Il tema dell’alimentazione elettrica dei progetti Arduino & Co. diventa sempre più importante man mano che da meri prototipi passiamo a prodotti che vogliamo utilizzare in modo continuativo per semplificare, automatizzare e gestire alcuni passaggi della nostra vita quotidiana con i nostri microcontrollori.

E’ qui che ci vengono in soccorso i convertitori di corrente o stepdown, con questi elementi possiamo controllare ed abbassare la potenza della corrente arrivando al valore corretto di alimentazione dei nostri componenti elettronici.

Solitamente quando si è nella fase di creazione del progetto si da poca rilevanza al tema di come alimentare la propria “creatura” una volta completa la parte di prototipazione.

 

Un conto è costruire sulla propria scrivania un circuito che gestisca per esempio delle luci led comandandole con il cellulare, un conto è rendere poi questo circuito “stabile” e quindi trasportabile e installabile nel punto finale d’utilizzo.  Sulla comoda scrivania del nostro laboratorio c’è sempre una presa USB pronta a dare energia elettrica o un alimentatore più o meno ingombrante per passare dalla 220v DC ai 5 o 3.3v necessari per alimentare Arduino, NodeMCU, DoMos o qual scheda dir si voglia.

 

Il punto di partenza in questo caso, per dirigerci verso il prodotto corretto è la tipologia di alimentazione di partenza:

  • corrente alternata (la corrente di casa, normalmente 220V)
  • corrente continua (quelle delle batterie che solitamente si ferma al max a 48V).

 

convertitori di corrente alternata 220v - 3.3v

convertitori di corrente alternata 220v – 3.3v

Se il vostro progetto parte da una corrente alternata la soluzione che vi consiglio è quella di utilizzare un Alimentatore AC-DC 100-240V AC output 3.33V (HLK-PM03).   Il prodotto si presenta come un piccolo e compatto cubetto dove su un lato vi sono i PIN d’entrata della corrente alternata 220v (funziona anche con la 110v americana) e sul lato opposto le uscite di + e – a 3.3V.

 

La connessione è molto semplice e veloce e va eseguita con un saldatore a stagno. Il prodotto non è economicissimo, si attesta infatti sui 6 euro per il singolo pezzo da vendor italiani, se però si ha la pazienza di aspettare qualche giorno in più si trovano occasioni molto interessanti da vendor cinesi; nel mio caso ho comprato 6 pezzi per soli 13 euro (tutta un’altra storia quindi).

 

I punti di forza di questo prodotto sono l’assoluta semplicità d’utilizzo e le dimensioni compatte che lo rendono il prodotto perfetto nel momento in cui il progetto deve esser miniaturizzato e trovare la sua ubicazione finale all’interno di piccoli case/box. Un ulteriore vantaggio del prodotto è che consente di passare da 220V a 3.3V rendendo possibile il collegamento con la rete di casa in modo diretto senza passare da trasformatori. Il difetto principale sta nell’impossibilità di poter variare la tensione a livelli diversi da 3.3V divenendo incompatibile con le schede ed i componenti elettronici a 5V come Arduino Uno (io uso nodemcu quindi per me è perfetta).

 

 

Se la vostra alimentazione è invece di tipo continuo, per esempio siete collegati ad un alimentatore a 12V come nel caso delle strisce led di cui parlavo ad inizio articolo è invece necessario optare per uno step down che appunto riduca il flusso a livello di Volt per rendere possibile la connessione del microcontrollore.

Il vantaggio di questa soluzione è che mediante un unico trasformatore (controllate sempre l’amperaggio se sia o meno sufficiente per alimentare l’intero circuito) sarete in grado di alimentare tutti i dispositivi elettronici in un’unica soluzione.

 

convertitore di corrente continua o step down

convertitore di corrente continua o step down

In questo caso vi suggerisco l’utilizzo di un convertitore regolabile  LM2596S. Questo tipo di scheda viene chiamata in inglese step down e come dice la parola stessa abbassa la tensione in uscita rispetto a quella d’entrata.

La regolazione del volume d’uscita avviene tramite una vita posta sulla sommità della scheda che girata in senso antiorario riduce il voltaggio ed in senso orario lo ampia fino al massimo livello che corrisponde al valore d’entrata.

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